Vittorio Arrigoni, il ricordo e qualche considerazione

Ciao Vittorio, in bocca al lupo e grazie
Ciao Vittorio, in bocca al lupo e grazie
“Restiamo Umani”, l’amico Vittorio Arrigoni è stato ucciso oggi, a Gaza. Rilanciamo la notizia da Il Manifesto.
Nella Striscia di Gaza le violenze non si fermano. Anocra vittime, troppe, spesso freddate durante una manifestazione contro l’occupazione israeliana nel West Bank. E’ quanto ci racconta Vittorio Arrigoni, nuovamente da Gaza.
Nei media europei rimbalza la notizia del prolungarsi della tregua tra Israele e Hamas, ma nella Striscia l’esercito di Tel Aviv continua i bombardamenti, sebbene non si siano verificati nuovi lanci di missili da parte dei ‘terroristi’ palestinesi. Nel frattempo prosegue il lavoro di recupero delle vittime, e solo ieri la mezzaluna rossa ha estratto dalle macerie altri 95 corpi, ma la popolazione tenta di riappropriarsi di un’esistenza normale. “Gli uomini tirano un sospiro di sollievo e tornano a frequentare moschee e caffè, facilmente smascherabile è il loro atteggiarsi alla normalità, per i molti che hanno perso un familiare e per i moltissimi che non hanno più dove abitare. Fingono un ritorno alla routine per incoraggiare le mogli e i figli”. Il ‘day after’ visto da Vittorio Arrigoni
L’esercito israeliano da la caccia a Vittorio Arrigoni e ad altri volontari dell’ISM (International Solidarity Movement), per le loro attività di sostegno ad Hamas. Un commento e il link alla pagina di Stop the ISM in questo nuovo contributo.
Mi chiedo come Israele possa definirsi civile e democratico, se per stanare e uccidere un suo nemico nascosto in un edificio popolato, il suo esercito non esita un attimo ad abbatterlo seppellendoci sotto decine di innocenti. Rifletteteci un attimo, sarebbe come se l’esercito italiano per catturare un pericoloso boss mafioso, iniziasse a bombardare pesantemente il centro di Palermo.
L’offensiva israeliana a Gaza “Piombo Fuso” è entrata nella terza fase. Aumenta l’intensità dei bombardamenti, aumnta il numero delle vittime, aumenta l’emergenza umanitaria. L’esercito israeliano ora spara sulle ambulanze, con la scusa proteggano dei militanti di Hamas. Da Tel Aviv arrivano rassicurazioni “ci stiamo avvicinando al nostro obbiettivo”, ma nessuno sa quale sia! Ecc la nuova testimonianza da Vittorio Arrigoni dalla Striscia di Gaza.
Come vivono l’assedio miliatare israeliano i bambini di Gaza? Nuovi spunti da Vittorio Arrgoni, volontario nella Striscia di Gaza
Accuse internazionali ad Israele per il presunto utilizzo di bombe al fosforo bianco nella Strisci di Gaza. L’orrore delle esplosioni, bambini mutilati e le atrocità che continuano nella nuova testimonianza di Vittorio Arrigoni.
Verso mezzanotte ho ricevuto un’altra chiamata, questa volta da Eva, l’edificio in cui si trovava era sotto attacco. Conosco bene anche quel palazzo, al centro di Gaza city, ci ho passato una notte con alcuni amici fotoreporters palestinesi, è la sede dei principali media che stanno cercando di raccontare con immagini e parole la catastrofe innaturale che ci ha colpito da dieci giorni. Reuters, Fox news, Russia today, e decine di altre agenzie locali e non, sotto il fuoco di sette razzi partiti da un elicottero israeliano. Sono riusciti a evacuare tutti in tempo prima di rimanere seriamente feriti, i cameramen, i fotografi, i reporter, tutti palestinesi dal momento in cui Israele non permette a giornalisti internazionali di mettere piede a Gaza. Non ci sono obbiettivi «strategici» attorno a quel palazzo, né resistenza che combatte l’avanzata dei mortiferi blindati israeliani, ben più a nord.
Nuovo impressionante contributo di Vittorio Arrigoni dall’inferno della Striscia di Gaza. “Questa non è una guerra perché non ci sono due eserciti che si danno battaglia su un fronte; è un assedio unilaterale condotto da forze armate (aviazione, marina, ed esercito) fra le più potenti del mondo, sicuramente le più avanzate in fatto di equipaggiamento militare tecnologico, che hanno attaccato una misera striscia di terra di 360 kmq, dove la popolazione si muove ancora sui muli e dove c’è una resistenza male armata la cui unica forza è quella di essere pronta al martirio…”
La situazione nella Striscia di Gaza è drammatica. Con il passare delle ore il conto (parziale) delle vittime aumenta. Tra queste ci sono molti, troppi civili innocenti! Intanto Tel Aviv continua ad affermare che non c’è alcuna emergenza umanitaria, impedendo l’ingresso di dottori, medicinali e aiuti da giorni fermi al confine. A condividere il terrore dei bombardamenti israeliani di questi giorni, c’è Vittorio Arrigoni, volontario pacifista italiano attualmente nei Territori Occupati. Pubblichiamo un estratto del suo diario, come testimonianza di quanto sta succedendo nella Striscia.