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Talebani sempre più forti in Pakistan. Da Islamabad arriva un primo segno di resa, da Washington segnali negativi. Una news dell’ultima ora che svela la fragilità di una potenza nucleare.
Nuova svolta nella caccia ai responsabili degli attentati di Mumbai. Le forze di sicurezza pakistane arrestano 124 militanti del Lashkar-e-Taiba e del Jamaat-ud-Dawa, gruppi terroristici cui sono attribuite le 179 vittime di fine novembre. Si tratta di un probabile segnale di apertura di Islamabad, ma la tensione tra le due potenze nucleari rimane. Ecco i fatti..
Si alza la tensione in India per la minaccia di nuovi attentati, stavolta con aerei. Il Governo annuncia l’aumento dei controlli nei principali aeroporti del Paese, ma alle parole non seguono i fatti. Intanto prende forma l’ipotesi che si stia giocando sulla paura della gente, allo scopo di dare nuova popolarità alla lotta al terrorismo Usa, stavolta contro il Pakistan, già da 3 mesi sotto le bombe della Nato. Ecco lo scenario come si presenta…
A seguito degli attentati di Mumbai, l’allerta si è estesa anche al resto dell’India, a partire dalle più importanti città. Monica era a Bhopal, dove giovedì i cittadini sono andati al voto. Racconta di misure di sicurezza intensificate, anche se l’ordine pubblico sembra sotto controllo, diversamente dal morale degli indiani, ormai esasperati dall’ennesimo attentato. Tensione anche a Varanasi, dove la popolazione chiede a gran voce un’azione del Governo nei confronti del Pakistan.
Mumbai, la capitale economica dell’India è ancora sotto assedio. Stanotte 5 ostaggi italiani sono stati liberati, ma nelle mani dei terroristi rimangono ancora molti ostaggi. Ieri abbiamo contattato telefonicamente Stefano Checchin, 26enne di Spinea (Ve), laureato in Hindi a Cà Foscari e responsabile dell’ufficio indiano del Porto di Venezia. Racconta di auto saltate in aria, vittime e tanta paura. Ecco la sua testimonianza.
Dal 2001 è drammaticamente aumentata la presenza del terrorismo islamico in India. Si tratta di una strategia di internazionalizzazione attuata da numerose cellule provenienti da Pakistan e Bangladesh. Centinaia le vittime di decine di attentati, e l’Occidente sembra non cogliere il problema.