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Pubblichiamo oggi un articolo di Davide Torri che con analisi critica descrive l’origine e l’evoluzione della cosiddetta “Cold Start Doctrine”, un disegno militare preciso che pone nuovamente l’attenzione sui difficili rapporti tra India e Pakistan.
Tre bombe all’ora di punta riportano il terrore a Mumbai. E’ accaduto poche ore fa nella capitale indiana del business, dove la memoria del novembre nero del 2008 è ancora viva. Ecco un primo aggiornamento
Cari lettori di Indika, faccio seguito alla recente uscita di East 34 per pubblicare il mio servizio. Si tratta di un’analisi sul terrorismo in India e sulle strategie adottate in modo più o meno velato dal governo Singh, volte a rafforzare gli arsenali dell’esercito e a ravvivare il nazionalismo tra i cittadini, usando anche la leva dell’odio verso il Pakistan. Buona lettura
Articolo uscito in “Lettere Internazionali de La Rivista il Mulino”, Notturno indiano ripercorre gli attacchi a Mumbai del 2008. Alcune considerazioni di Emanuele Confortin due anni dopo.
Un nuovo attentato terroristico sconvolge la citta’ di Varanasi. Ieri sera una bomba e’ esplosa durante una funzione religiosa. Torna l’allerta in tutto il paese.
Sono ormai a metà i giochi del Commonwealth ospitati da New Delhi. Il maggiore evento sportivo della storia dell’India, accolto come un’opportunità per l’India per divenitre una pesante patata bollente. Ecco perchè
Sabotaggio alla linea ferroviaria provoca il deragliamento di un treno passeggeri. Dalla parte opposta giunge un treno merci che centra in pieno l’altro convoglio. 68 i morti e oltre 200 feriti. La cronaca e le immagini.
Pericolo attentati a New Delhi. L’ambasciata statunitense in India lancia un appello ai propri cittadini, sottolineando la possibilità di attacchi “imminenti” nella capitale indiana. Anche l’Australia mette in allarme i suoi concittadini in India. La notizia.
Il Lashkar-e-Toiba al-Alani rivendica l’attentato di Pune. “La chiusura dell’India sul Kashmir” e “l’alleanza India – Stati Uniti” sono il movente. La polizia indiana ha arrestato 4 sospetti, emessa anche una taglia di 158 mila euro. L’aggiornamento
Sofisticati sistemi di scansione delle persone e dei veicoli in arrivo al Parlamento indiano. Presto la sicurezza nell’edificio governativo di New Delhi potrà avvalersi di strumenti di ultima generazione, necessari per prevenire nuovi attentati come quello del dicembre 2001. Mentre il Parlamento studia migliori sistemi di sicurezza, il governo emette una taglia sulla testa dei tre terroristi fuggiti durante il trasporto in ospedale.
Un anno fa Mumbai veniva attaccata da un commando di uomini armati e determinat. Tra il 26 e il 28 novembre ebbe luogo uno dei più gravi attentati terroristici della storia dell’India, nel cuore della capitale indiana del business. I responsabili giungevano del Pakistan, erano memberi del Lashkar-e-Toiba, organizzazione terroristica nelle cui mani risiede la chiave di un possibile conflitto nucleare. L’analisi.
L’India si prepara a subire nuovi attentati terroristici simili a quelli dello scorso novembre a Mumbai. A dare l’allarme è stato il premier Singh, intervenuto ieri nel corso di un incontro con i comandanti delle forze di sicurezza indiane. Non è solo il terrorismo però a minacciare l’India, ma si sommano le guerre non convenzionali e le diverse militanze (religiose e politiche). Per fronteggiare le minacce, Singh chiede addestramenti specifici per le forze armate, e promette nuovi armamenti.
Allarme attentati in India. I servizi segreti israeliani mettono in guardia su imminenti azioni terroristiche da parte di militanti pakistani. Tra gli obbiettivi principali ci sono turisti occidentali ed ebrei. Cresce la collaborazione tra Mosad e Raw.
New Delhi teme nuovi attentati da parte dei militanti pakistani infiltrati allinterno del confine indiano. Sono soprattutto membri del Lashkar-i-Taiba e del Jaish-i-Mohammad, organizzazioni in lotta per la liberazione del Kashmir dall’occupazione indiana. E’ quanto emerso all’apertura della tre giorni sulla sicurezza, iniziata ieri nella capitale alla presenza del ministro dell’Interno Chidambaram. L’altra grande sfida che il governo deve affrontare riguarda i Maoisti, operanti ormai in ben 20 dei 28 stati dell’Unione indiana. Tanto basta a rendere quanto mai fragile la democrazia più popolosa al mondo.
Nuova serie di attacchi dinamitarmi in India. I Maoisti hanno colpito una serie di bersagli governativi ma senza provocare vittime. Sembra si tratti di un’azione dimostrativa, messa in atto a sostegno dello sciopero organizzato per oggi, contro l’arresto di 30 sospetti naxaliti.
Secondo i dati forniti in questi giorni dal Ministro degli Interni (fonte Times of India), sarebbero ben 27 i gruppi indiani riconosciuti ufficialmente, ma il numero sale a 34 se si sommano quelli stranieri, in particolare di origine pakistana, attivi in India. I guerriglieri Maoisti e le loro azioni hanno indotto le forze di sicurezza ad adottare nuove strategie.
Attentato suicida nell’Azad Kashmir. Si tratta del primo attentato di sempre nel Kashmir controllato dal Pakistan. Uccisi due soldati. Potrebbe trattarsi di una conseguenza dell’offensiva anti-Talebani avviata dall’esercito di Islamabad in Swat e lungo il confine nord-occidentale.
Sono 27 le organizzazioni terroristiche ‘nazionali’ operanti all’interno dei confini indiani, cui se ne aggiungono 7 provenienti da oltre confine. Tanto basta a conferire all’India il primato di nazione con il maggior numero di gruppi terroristici attivi al mondo. Ecco l’analisi, tratta dal Times of India di ieri, con l’elenco delle principali organizzazioni.
Arresto di lusso tra le fila del Lashkar-e-Toiba. La squadra speciale della polizia di Delhi ha messo in manette Mohammad Umer Madani, uomo chiave dell’organizzazione terroristica pakistana, incaricato di assoldare nuove reclute nelle metropoli indiane, per poi indirizzarle nei campi di addestramento in Pakistan per preparale all’esecuzione di nuovi attentati terroristici in India. Si tratta di un grande successo per le autorità indiane, che rivela tuttavia la crescente minaccia di nuove azioni suicide in India. Non ci sarà pace tra India e Pakistan fino a quando la questione Kashmir non giungerà ad una svolta.
Nuova serie di attentati in India. Ieri in Assam, sono esplosi 4 ordigni in diverse aree del territorio, uccidendo 8 persone e ferendone almeno 50. Immediate le accuse all’ULFA, che in vista delle elezioni ha voluto ribadire le proprie pretese di autonomia. Il resoconto con il video tratto dal Times of India