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Scatti realizzati più in profondita nelle aree tribali, verso l’invisibile linea di confine che separa i territori controllati dalle Forze di Sicurezza indiane, da quelle in mano ai Maoisti. Torrette armate, checkpoint e posti blocco sono gli aspetti più evidenti della vicinanza tra due forze in lotta tra loro.
Sabotaggio alla linea ferroviaria provoca il deragliamento di un treno passeggeri. Dalla parte opposta giunge un treno merci che centra in pieno l’altro convoglio. 68 i morti e oltre 200 feriti. La cronaca e le immagini.
Mentre l’offensiva militare Green Hunt lanciata dal governo contro i Maoisti sta entrando nel vivo, i Maoisti indiani aprono la porta al dialogo. A parlare è Koteswara Rao, dal 1974 membro di spicco del CPI (Maoist), il quale chiede il rilascio di 4 compagni prima di sedersi al tavolo.
Le violenze contro i cristiani sono iniziate in Kandhamal, distretto tribale dell’Orissa. E’ questa una delle aree più povere dell’India, abitata da tribali e intoccabili, costretti quotidianamente a lottare per del cibo o soltanto per vedere riconosciuti i diritti basilari di ogni uomo. Qui sfruttamento e soprusi sono all’ordine del giorno. In questo contesto di miseria e incertezza, si sono create situazioni di conflitto insanabili, sfociate in un pogrom non ancora concluso. Ad ottobre ero in Orissa, per cercare di conoscere i retroscena che hanno portato alla morte di decine di persone, in gran parte cristiani, e alla distruzione di interi villaggi, chiese, scuole e comunità guidate dai missionari. Ho capito che da quelle parti nessuno è innocente, tutti usano ogni mezzo per conquistare una porzione di futuro privando qualcun altro. Il Kandhamal è terra di vittime, un luogo in cui forze esterne continuano a decretare la vita e la morte di molti uomini…