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Sono 8 milioni i bambini indiani a non avere ancora accesso all’istruzione di base. Per sopperire al gap, il governo indiano ha reso attuativa una legge rivoluzionaria, volta a ristrutturare l’intero sistema scolastico nazionale, introducento il diritto a un’istruzione gratuita di qualità per tutti i bambini di età compresa tra i 6 e i 14 anni, senza distinzione di genere, religione o casta.
Mancano tre settimane all’apertura delle urne per le elezioni generali in India. In attesa che 714 milioni di votanti facciano la loro scelta, il presidente del Congresso, Sonia Gandhi, è interventua per (ri)presentare il manifesto elettorale del principale partito indiano. Maggiore sicurezza e crescita economica sono i punti cardine di una campagna ormai vicina alla conclusione, che vede come candidato alla guida del governo indiano l’inossidabile Manmohan Singh, 78enne premier uscente. L’aggiornamento su Indika.
A pochi mesi dalle elezioni generali, il premier uscente Manmohan Singh potrebbe cedere la guida del Congress Pary al giovane Rahul Gandhi. Colpa del peggioramento delle condizioni fisiche di Singh, che domani subirà un bypass coronarico in una clinica di New Delhi, cui seguiranno 3 settimane di degenza. Nel frattempo prosegue la campagna elettorale. Tra i temi centrali l’economia, l’emergenza terrorismo e le crescenti tensioni con il Pakistan.
Si alza la tensione in India per la minaccia di nuovi attentati, stavolta con aerei. Il Governo annuncia l’aumento dei controlli nei principali aeroporti del Paese, ma alle parole non seguono i fatti. Intanto prende forma l’ipotesi che si stia giocando sulla paura della gente, allo scopo di dare nuova popolarità alla lotta al terrorismo Usa, stavolta contro il Pakistan, già da 3 mesi sotto le bombe della Nato. Ecco lo scenario come si presenta…