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Arresto di lusso tra le fila del Lashkar-e-Toiba. La squadra speciale della polizia di Delhi ha messo in manette Mohammad Umer Madani, uomo chiave dell’organizzazione terroristica pakistana, incaricato di assoldare nuove reclute nelle metropoli indiane, per poi indirizzarle nei campi di addestramento in Pakistan per preparale all’esecuzione di nuovi attentati terroristici in India. Si tratta di un grande successo per le autorità indiane, che rivela tuttavia la crescente minaccia di nuove azioni suicide in India. Non ci sarà pace tra India e Pakistan fino a quando la questione Kashmir non giungerà ad una svolta.
Un commando di terroristi armati ha assaltato l’autobus della nazionale di cricket dello Sri Lanka. 7 i morti e diversi feriti, per ora, il conto di un blitz messo assegno con una tecnica simila a quella degli attentati di Mumbai: determinazione, mobilità e potenza di fuoco. Ancora in corso la caccia all’uomo nella zona commerciale esterna allo stadio cittadino. Sospetti sul Lashkar-e-Toiba, gruppo terroristico operante proprio in Punjab. La notizia.
Dopo una lunga attesa, il governo Pachistano ha ufficializzato l’indagine condotta sui fatti di Mumbai. Il ministro dell’Interno Rehman Malic ammette parte delle accuse di New Delhi, specificando che solo un parte dell’organizzazione è avvenuta in territorio pachistano. Dalle indagini emerge un quadro allarmante, che svela l’estensione globale della rete del terrore. Interessata anche l’Italia.
L’India torna ad accusare Islamabad di responsabilità negli attentati di Mumbai. Dal Pakistan arriva un invito alla calma, rafforzato dalla fiducia di Stati Uniti e Gran Bretagna. Evidente una certa fretta da parte del governo indiano, che spera in una soluzione rapida e positiva, per spianarsi la strada in vista delle imminenti elezioni generali. L’approfondimento
L’imminente pubblicazione della versione pakistana sui fatti di Mumbai, destabilizza il governo indiano. Da New Delhi giungono apprezzamenti per l’impegno del vicino-nemico, ma accuse per la scarsa incisività nella caccia ai militanti del Lashkar-e-Taiba.
Il Pakistan continua a respingere le accuse lanciate da New Delhi sul suo coinvolgimento negli attentati di Mumbai. Oggi, per la prima volta, alcuni rappresentanti del governo di Islamabad hanno dichiarato l’imminente pubblicazione di un’approfondita indagine interna. Sarebbe questa, secondo le autorità pakistane, la prova dell’infondatezza delle accuse provenienti dall’India. Tuttavia, Stati Uniti e Gran Bretagna condividono in parte la teoria di New Delhi.
Scontro a fuoco tra forze di sicurezza indiane e due presunti terroristi pakistani. E’ accaduto alla periferia di New Delhi alla vigilia della Festa della Repubblica. Nell’auto dei due uomini, rimasti uccisi, trovate armi ed esplosivo. Si teme fosse stato organizzato un attentato per il giorno della commemorazione. I dettagli su Indika.
Nuova svolta nella caccia ai responsabili degli attentati di Mumbai. Le forze di sicurezza pakistane arrestano 124 militanti del Lashkar-e-Taiba e del Jamaat-ud-Dawa, gruppi terroristici cui sono attribuite le 179 vittime di fine novembre. Si tratta di un probabile segnale di apertura di Islamabad, ma la tensione tra le due potenze nucleari rimane. Ecco i fatti..