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Si apre oggi la consueta finestra politica proposta da Indika in occasione delle elezioni generali in Asia. Dopo aver seguito l’India nel 2008, il Nepal, il Pakistan e la Thailandia, torniamo in India per le elezioni di maggio 2014, quando centinaia di milioni di elettori saranno chiamati alle urne. Nell’articolo di oggi facciamo il punto, iniziando dalle elezioni statali dell’8 dicembre.. seguiteci
La dinastia Gandhi rafforza il suo potere tra le fila del Congress Party. Sabato il giovane Rahul Gandhi è stato nominato vicepresidente, alle spalle della madre Sonia, italiana di origini. Per molti analisti politici è questo il segno dell’imminente scesa in campo di Rahul per la carica di Primo ministro alle elezioni generali del 2014. Ecco l’analisi, con un focus sul BJP, la destra all’opposizione
Rahul Gandhi è la nuova promessa del partito del Congresso. Da alcuni giorni ha dato avvio alla campagna elettorale con cui sosterrà il lancio di Manmohan Singh alla carica di premier indiano. Tra una settimana l’inizio delle votazioni, ma sul fronte del BJP si affaccia il cugino Varun Gandhi, recentemente arrestato per alcune sparate anti-musulmani. A quanto pare, la sfida per il potere torna a giocarsi all’interno della dinastia Gandhi-Nehru.
A pochi mesi dalle elezioni generali, il premier uscente Manmohan Singh potrebbe cedere la guida del Congress Pary al giovane Rahul Gandhi. Colpa del peggioramento delle condizioni fisiche di Singh, che domani subirà un bypass coronarico in una clinica di New Delhi, cui seguiranno 3 settimane di degenza. Nel frattempo prosegue la campagna elettorale. Tra i temi centrali l’economia, l’emergenza terrorismo e le crescenti tensioni con il Pakistan.