Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche su controllo dei cookie, leggi qui:
Informativa sui cookie
Freddata da un sicario Zahra Shahid Hussain, la vice del leader del Movimento per la Giustizia, Imran Khan. Il fatto è avvenuto a Karachi, alla vigilia della ripetizione delle operazioni di voto in 43 seggi elettorali, chiusi per brogli il giorno delle elezioni. A spingere con forza in direzione di una ripetizione delle elezioni è proprio il Movimento di Khan, che con questo omicidio ha ricevuto un avvertimento inequivocabile.
Bastano le elezioni a dare seguito alla democrazia in Pakistan? La fiducia dei cittadini volge lo sguardo all’esercito, e le violenze interne non sono mai state così cruente. L’economia langue, la corruzione dilaga, la disoccupazione è ai massimi storici, manca energia e il Paese manca nel cogliere la fiducia dell’Occidente.
Lahore, 12 maggio. In queste ore Indika continua a seguire i risultati delle elezioni pakistane e anche se lo scrutinio dei voti non si e’ definitivamente concluso, la certezza della vittoria di Nawaz Sharif è data. Come già anticipato ieri sera in una nostra nota, il leader della Pakistan Muslim League-N sta per intraprendere il suo […]
Al via le operazioni di voto in Pakistan. Oggi 85,5 milioni di elettori decideranno chi avrà il compito di guidare il Paese per i prossimi 5 anni. E’ una data storica per i pachistani, in quanto per la prima volta un governo civile sostituirà un altro governo regolarmente eletto.
Attentatore suicida manca l’auto di un politico a Peshawar e colpisce un autobus di passaggio. Perdono la vita 8 persone, oltre a 45 feriti. Sale la tensione in vista delle elezioni generali del 11 maggio.
I giovani pachistani non credono nella democrazia. Per loro i partiti politici e il governo civile è causa di disoccupazione, inflazione e povertà. Meglio l’esercito e l’applicazione della legge islamica. Il futuro democratico del Pakistan è minato proprio dai giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni, che costituiscono il 46% della popolazione..
Inizia in sordina la campagna elettorale del PPP. Per Zardari e il figlio Bilawal Bhutto era troppo alto il pericolo di attentati da parte del Terikh-e-Taliban Pakistan, i Taliban pachistani che hanno più volte minacciato la coppia di politici, padre e figlio, che punta a vincere le elezioni dell’11 maggio
Per la prima volta una donna delle FATA, le zone tribali del Pakistan, si è candidata alle elezioni paralmentari di maggio. Si tratta di un gesto molto coraggioso, in aperta sfida alle restrizioni imposte alle donne in queste turbolente aree a ridosso del confine con l’Afghanistan, dove è ancora forte l’influenza dei Taliban pachistani
Proponiamo oggi il mio servizio sulla crisi energetica pachistana pubblicato da la rivista il Mulino online. E’ questo uno dei temi più cladi della campagna elettorale per il Pakistan: la crescente crisi energetica estesa a tutto il Paese. Sarà questa una delle maggiori problematiche da affrontare per il governo entrante
Pervez Musharraf è tornato in Pakistan per candidarsi alle elezioni parlamentari di maggio. Su di lui pesano l’accusa di coinvolgimento nell’omicidio di Benazir Bhutto, e le minacce di morte diffuse dai Taliban.
In questi giorni è uscita all’interno della Rivista il Mulino online, una mia analisi sulla crisi energetica del Pakistan, che integriamo oggi con questo contributo. Statistiche alla mano, ecco come il Pakistan sta facendo i conti con i blackout e le dispersioni di energia.
Il Pakistan sogna un futuro democratico. L’opportunità di rilanciarsi a livello internazionale è l’11 maggio, giorno scelto per le elezioni parlamentari. 85,5 milioni di pachistani saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo governo. Allerta sicurezza crescente.
Continua l’esilio di Pervez Musharraf a seguito del crescente rischio di essere arrestato in Pakistan. Per l’ex dittatore e premier si fa sempre più complicato il ritorno sulla scena politica. Pesanti come un macigno le accuse di coinvolgimento nell’omicidio di Benazir Bhutto.
Nuove ombre sulla risurrezione politica di Pervez Musharraf. Il Senato di Islambad chiede all’unanimità l’arresto dell’ex dittatore ‘caro’ agli americani. Molte le accuse a suo carico, inclusa la collusione nell’omicidio di Benazir Bhutto.
L’ex dittatore pakistano programma il ritorno sull’arena politica per le elezioni di mezzo termine. C’è grande attenzione per una svolta che potrebbe cambiare i delicati equilibri dell’Asia Meridionale.