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Nonostante sia pubblicato in diverse lingue a livello globale, ‘The Sari Red’ non era ancora uscito in India. Il partito del Congresso aveva garantito che questa biografia romanzata della leader Sonia Gandhi non si sarebbe mai trovata nelle librerie indiane. Dopo essere uscito in Spagna nel 2008, e poi in più di una dozzina di lingue (ma non in inglese), il libro viene finalmente pubblicato in India questa settimana da Roli Books.
Al via oggi le elezioni generali indiane. Si tratta delle più massicce operazioni di voto al mondo, cui sono chiamate 814 milioni di persone, per eleggere i 543 membri della Lokh Sabha, il Parlamento Indiano. Sembra ormai scontata la vittoria del leader della destra hindu Narendra Modi, nettamente favorito rispetto a Rahul Gandhi, giovane candidato del Congress Party.
Nel decennio successivo alla rivolta del 1857-1858, il sistema coloniale britannico in India assunse quelli che sono in genere considerati i suoi lineamenti definitivi e governò senza avere a che fare con oppositori interni o esterni che, in qualche modo, rappresentassero una potenziale e sia pur remota sfida alla sua apparente onnipotenza.
Potrebbero tornare in libertà i sette assassini di Rajiv Gandhi, il primo ministro indiano ucciso da un attacco suicida nel 1991. Il Governo del Tamil Nadu, dove l’attentato avvenne, ha dichiarato di voler concedere loro la libertà. Perché le porte del carcere possano davvero aprirsi, però, bisogna attendere il parere del Governo di New Delhi, che è retto dal Partito del Congresso di Sonia Gandhi, vedova di Rajiv, e che si trova nel pieno della campagna elettorale guidata da loro figlio, Raul.