Kathmandu. L’eredità storica del Nepal è ridotta in ceneri. Sui social network circolano le immagini di un patrimonio scomparso. Ed i periti temono che questo sia per sempre. “La perdita irreparabile”, titola Ekantipur.com dopo il sisma in Nepal di una gravità storica.

Il terremoto di magnitudine 7,9 della scala di Richter ha ucciso migliaia di vite umane, una perdita di terribile portata e inghiottito numerosi monumenti antichi, simbolo dell’eredità storico-artistica del paese. A qualche kilometro a nord-est di Khatmandu, nell’enclave di Bodnath, il celebre stupa costruito nel XIV secolo e alto 36 metri ha “chiuso i suoi occhi blu. Lo stupa non ha più la testa”, riporta l’Hindustan Times. Prushottam Lochan Shrestha, storica intervistata da Ekantipur, dichiara: “Abbiamo perduto la maggior parte dei monumenti del patrimonio mondilae a Katmandu, Bhaktapur e Lalitpur. Questi non possono essere restaurati.”
Si veda Documentario “Argilla e Arte”, di Caterina Bonapace.

Pingback: Il continente asiatico – IL NOSTRO LIBRO DI CLASSE