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E se un giorno scoprissimo che davvero i migranti non sono ‘portatori sani di terrorismo’? Se ci accorgessimo, numeri alla mano, che l’Europa non si trova affatto nel mezzo di una tempesta di fondamentalismi barbuti intenzionati a mettere a ferro e fuoco le nostre città? E se le prime vittime del cosiddetto ‘terrorismo islamico’ fossero proprio i musulmani? … Beh, le cose stanno proprio così. Era così prima e sembra debba continuare ad andare avanti così a lungo. Per capirne meglio, suggeriamo l’analisi pubblicata da Emanuele per EAST online, basata sul Globa Terrorism Index 2016. Lettura consigliata per capire dove, come, quanto e chi uccide il terrorismo nel mondo.
Cosa prevede l’agenda politica di Donald Trump in materia ambientale? La strategia ‘back to coal’ (ritorno al carbone) premiata dai minatori del Wyoming con una valanga di voti verrà davvero attuata? L’accordo di Parigi COP21 resisterà alla rivoluzione imposta dalle urne americane la scorsa settimana? E’ il tema oggetto della lunga analisi scritta da Emanuele Confortin e Fabrizio Goria per EAST online. Lettura raccomandata
Gli Stati Uniti disimpegnano da tempo il Medio Oriente per indirizzare il baricentro geo-strategico nell’area Asia-Pacifico. Lo scopo è contenere l’area di influenza della Cina, nazione destinata ad imporsi agli Stati Uniti quale prima potenza economica mondiale. Il contenimento di Pechino è una priorità dell’era Obama, che nel 2011 ha lanciato la nuova strategia geopolitica Rebalancing toward Asia, che prevede tra i partner anche l’India, mai come ora in corsa per il ruolo di pacere dell’Oceano Indiano. Funzione svolta attraverso il riarmo e il test di nuovi missili balistici, cui è dovuta la ‘nuclearizzazione dell’Oceano Indiano’.
Soni Sori trasferita a New Delhi per curare le ferite causate dall’attacco con l’acido di sabato sera. Il fatto è avvenuto in Bastar, avamposto dei Maoisti indiani che continuano la loro insurrezione contro il governo. Ma chi sono e da dove vengono i Maoisti? L’analisi!
Al COP21 di Parigi Narendra Modi ottiene la guida dello Iasta. L’energia solare è l’unica soluzione per ridurre le emissioni globali di CO2 e favorire lo sviluppo dei popolazioni rurali depresse. La nuova alleanza solare comprende 120 nazioni ed è spalleggiata dal presidente francese Hollande. Aumentare gli investimenti, sviluppare l’energia e abbattere i costi della tecnologia sono le condizioni essenziali per voltare pagina e rivoluzionare la cultura energetica universale.
Sono trascorsi 31 anni dal peggiore disastro chimico della storia. La notte tra il 2 e il 3 novembre 1984 una fuoriuscita di gas dalla fabbrica di pesticidi Union Carbide di Bhopal provocò migliaia di vittime, segnando al contempo il destino delle generazioni a venire, tuttora esposte alle contaminazioni avvenute negli anni in cui la società era funzionante.
Sono trascorsi 31 anni dal Disastro di Bhopal, il più grave incidente chimico della storia del mondo, costato la vita a migliaia di persone e causa di avvelenamenti e drammi che continuano ad interessare bambini e adulti, di generazione in generazione. Rilanciamo in questi giorni alcuni estratti dal reportage svolto a Bhopal nel 2009 presso la Union Carbide.
Sono trascorsi 31 anni dalla notte del peggiore disastro chimico di sempre. Il Disastro di Bhopal deve essere ricordato per le sue vittime, migliaia, per la giustizia diseguale in sede penale, per le contaminazioni ambientali tuttora presenti nei pressi della Union Carbide. A farne le spese sono la Seconda e la Terza generazione di Bhopal ..
All’indomani del giuramento nel Parlamento di Islamabad, si attende ora l’ufficializzazione dell’incarico di Primo ministro a Nawaz Sharif, leader della PML-N vittoriosa alle elezioni. Molti i punti aperti nell’agenda di Sharif, tra i quali il rapporto con l’esercito e la ‘questione’ Musharraf.
Di seguito proponiamo l’interessante analisi di Davide Torri, il quale prende in rassegna l’evoluzione della Jihad nel mondo in base alla strategia di Abu Musab al Suri. Torri parte dai grandi ‘nodi’ della geopolitica internazionale, in particolare i fronti del post 11 Settembre, arrivando poi alla polverizzazione dell’offensiva Jihadista la quale, negli ultimi anni, ha […]
Bastano le elezioni a dare seguito alla democrazia in Pakistan? La fiducia dei cittadini volge lo sguardo all’esercito, e le violenze interne non sono mai state così cruente. L’economia langue, la corruzione dilaga, la disoccupazione è ai massimi storici, manca energia e il Paese manca nel cogliere la fiducia dell’Occidente.
Il business miliardario degli oppiacei continua a fiorire in Afghanistan. Per il 2012 si prevede un incremento della produzione del 18% rispetto allo scorso anno. Troppi gli interessi in ballo, cui si sommano corruzione delle autorità e instabilità del territorio. India, Iran, Cina e Est Europa i nuovi mercati dell’eroina.
Dalla rivista Il Mulino del febbraio 2010, pubblichiamo un’analisi sul conflitto del Kashmir, con un occhio sulla stabilità dell’Asia Centro Meridionale. Due anni più tardi, le cose non sono del tutto migliorate.
Pubblichiamo oggi l’interessante analisi di Davide Torri, sulle politiche di gestione dei conflitti non convenzionali in India (e non solo). Si tratta di un contributo prezioso, utile per comprendere meglio molte delle nuove guerre, latenti e talvolta non dichiarate, in corso nel mondo.
A pochi giorni dall’uscita del primo numero di Ambientenergia, pubblico oggi il mio servizio sulle strategie di approvvigionamento attuate dalla Cina in Africa. Non aspettatevi una condanna unilaterale verso Pechiono, bensì un’analisi basata su fatti reali, cifre e dati provati, dai quali credo si possa conoscere qualcosa in più sulla Cina, sull’Africa e sull’ipocrisia delle potenze occidentali che da decenni sfruttano spudoratamente le ricchezze del Continente Africano
Il People’s Tribunal di Srinagar torna all’attacco sul fronte dei diritti umani in Kashmir. Dopo 3 anni di ricerche e dopo il ritrovamento di migliaia di corpi senza nome, viene ora chiesta l’identificazione tramite DNA delle vittime, per dare pace alle famiglie e svelare la storia di una delle terre più militarizzate e violente al mondo.
Oltre la facciata folcloristica dell’India che tutti conosciamo, al di là dell’Incredible India cui ogni anno milioni di turisti stranieri puntano, per “ritrovare se stessi” o lasciarsi andare nelle atmosfere di pace, sacralità e misticismo promesse dai tour operator, si nasconde una realtà difficile e talvolta brutale, lontana un milione di chilometri dall’ahimsa (nonviolenza) di Gandhiana memoria. Ne è la prova il crescente numero di abusi e stupri commessi nel paese, aumentati del 678% dal 1971 ad oggi, e riguardanti nel 25% dei casi dei minorenni. Colpa di un sistema castale che crea frustrazione e rabbia sociale? Colpa forse di un sistema legale approssimativo e facilmente aggirabile? Fatto sta, mentre il mondo segue “la Corsa dell’Elefante” e tutta la speculazione che ne segue, l’India non riesce ancora a fare i conti con se stessa per sciogliere i nodi che rendono quanto mai fragile e fittizia la più sorprendente democrazia mondiale.