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Nuova serie di attentati in India. Ieri in Assam, sono esplosi 4 ordigni in diverse aree del territorio, uccidendo 8 persone e ferendone almeno 50. Immediate le accuse all’ULFA, che in vista delle elezioni ha voluto ribadire le proprie pretese di autonomia. Il resoconto con il video tratto dal Times of India
Pericolo attentati per i candidati alle imminenti elezioni generali. Allertati i servizi di sicurezza dopo l’annuncio dato da Palaniappan Chidambaram, ministro dell’interno del governo uscente. Aggiornamenti anche sul fronte della destra hindu, con il BJP schierato in favore di Varun Gandhi, recentemente messo agli arresti per alcune dichiarazioni anti-musulmane in Uttar Pradesh.
Il BJP punta sulla crescita economica, promettendo maggiori investimenti stranieri, prosperità nelle aree rurali e una spinta alle privatizzazioni sulle grandi opere. Rajnath Singh e i suoi si preparano a dar battaglia al centro sinistra alle imminenti votazioni. Tra 16 giorni l’apertura delle urne.
Continuano gli scontri tra i guerriglieri pachistani del LeT e l’esercito indiano in Kashmir, iniziati 5 giorni fa. Decine le vittime, ma l’insorgenza potrebbe aggravarsi nei prossimi giorni come dichiarato da Abdullah Ghaznavi, portavoce del gruppo terroristico ritenuto responsabile degli attentati di Mumbai. L’aggiornamento…
Mancano tre settimane all’apertura delle urne per le elezioni generali in India. In attesa che 714 milioni di votanti facciano la loro scelta, il presidente del Congresso, Sonia Gandhi, è interventua per (ri)presentare il manifesto elettorale del principale partito indiano. Maggiore sicurezza e crescita economica sono i punti cardine di una campagna ormai vicina alla conclusione, che vede come candidato alla guida del governo indiano l’inossidabile Manmohan Singh, 78enne premier uscente. L’aggiornamento su Indika.
Scossone politico in Orissa ad un mese dalle elezioni generali. I nazionalisti hindu del BJP perdono l’appoggio del partito regionale di maggioranza BJD, indebolendo la propria posizione. Per questo, la vittoria annunciata della destra hindu a Bhubaneswar non è più scontata, e tra i due contendenti (BJP e Congresso), si insinua il ‘Terzo Fronte’, quello dei comunisti cui è approdato il BJD. Un cambiamento radicale, che preannuncia un’evoluzione anche per decine di migliaia di profughi cristiani fuggiti alle violenze dell’agosto 2008, ancora ospiti nei campi profughi. L’analisi.
Sono più di 8000 le persone svanite nel nulla nel Kashmir indiano. L’associazione Civil Society denuncia le violenze dell’esercito di New Delhi, la cui presenza è progressivamente stata intensificata dal governo per arginare una situazione mai come ora critica. Pubblichiamo l’interessante reportage di Lorenzo Cremonesi, inviato del Corriere della Sera.
Un commando di terroristi armati ha assaltato l’autobus della nazionale di cricket dello Sri Lanka. 7 i morti e diversi feriti, per ora, il conto di un blitz messo assegno con una tecnica simila a quella degli attentati di Mumbai: determinazione, mobilità e potenza di fuoco. Ancora in corso la caccia all’uomo nella zona commerciale esterna allo stadio cittadino. Sospetti sul Lashkar-e-Toiba, gruppo terroristico operante proprio in Punjab. La notizia.
Nuovo raid missilistico americano in territorio pachistano. Colpito covo di presunti militanti islamici di un gruppo collegato ad Al Quaeda, nell’area tribale del Waziristan del Sud, a ridosso del confine con l’Afghanistan. Si tratta del terzo attacco del genere, eseguito usando droni (aere da ricognizione e attacco, telecomandati), dal giorno dell’insediamento neoeletto presidente Barack Obama. Nel 2008 le incursioni americane in territorio pachistane erano state almeno 200.
Innamorati indiani attenti, i ‘sorveglianti della morale’ vi osservano! Sembra una battuta, ma trattandosi di India è una sacrosanta verità. Per il giorno di San Valentino, a Mumbai e New Delhi è sata alzata l’allerta della polizia per prevenire violenze contro le coppie di giovani innamorati da parte dei fondamentalisti hindu. Una storia curiosa, con risvolti talvolta drammatici.
Dopo una lunga attesa, il governo Pachistano ha ufficializzato l’indagine condotta sui fatti di Mumbai. Il ministro dell’Interno Rehman Malic ammette parte delle accuse di New Delhi, specificando che solo un parte dell’organizzazione è avvenuta in territorio pachistano. Dalle indagini emerge un quadro allarmante, che svela l’estensione globale della rete del terrore. Interessata anche l’Italia.
Aumentano le azioni di guerriglia dei Maoisti indiani. Conseguenza della disponibiltà di nuovi armamenti, esplosivo e di una presenza più radicata nelle aree rurali più povere. I dati sono sconcertanti: 22 dei 29 stati dell’Unione Indiana sono interessati dal fenomeno, grave a tal punto da minare la stabilità della democrazia indiana.
Il progetto IPI, il gasdotto che dovrebbe collegare Iran Pakistan e India, rischia di slittare ancora per l’incertezza di New Delhi. Teheran lancia un ultimatum al governo indiano: “prendete una decisione o ci accorderemo con il Pakistan”.
Il partito nazionalista hindu Bharatiya Janata Party, ha chiuso ieri la convention di Nagpur, in Maharastra. Nel corso della 2 giorni, che ha riunito attorno almeno 8000 dirigenti provenienti da tutta l’India, sono stati ribaditi i capisaldi della campagna elettorale, lanciando una provocazione inattesa. Il presidente Rajnath Singh ha promesso che in caso di vittoria, sarà costruito il tempio di Ram nella città natale di Ayodhya. E’ qui che negli anni ’80 e ’90 ci furono gravissimi scontri tra fondamentalisti hindu e musulmani, costati in tutto 3000 vittime, a causa della contesa pendente sul presunto luogo di nascita del dio Ram, coincidente con l’area di una moschea del XVI secolo. Ora, si teme che le parole di Rajnath Singh possano riaccendere l’odio mai sopito tra i contendenti delle due religioni, causando nuovi scontri. L’analisi.
L’India torna ad accusare Islamabad di responsabilità negli attentati di Mumbai. Dal Pakistan arriva un invito alla calma, rafforzato dalla fiducia di Stati Uniti e Gran Bretagna. Evidente una certa fretta da parte del governo indiano, che spera in una soluzione rapida e positiva, per spianarsi la strada in vista delle imminenti elezioni generali. L’approfondimento
Telefoni cellulari ai capivillaggio nelle aree remote del Paese. E’ la nuova strategia introdotta dalle autorità indiane, per contrastare l’azione dilagante dei gruppi di ribelli Maoisti-Naxaliti. Quello che lo stesso premier Singh ha definito “il principale probelma di politica interna”, è un fenomeno diffuso in almeno 12 Stati dell’Unione Indiana, in particolare nelle aree più povere e depresse, dove non sembra sia ancora arrivata l’attenzione del governo centrale. Sebbene New Delhi preferisca non trattare l’argomento, dimostrazione palese dell’instabilità della propria democrazia, negli ultimi 5 anni la guerra ai gruppi di estrema sinistra ha provocato 4300 vittime, mentre dal 2004 ad oggi sono morti 1300 civili.
L’imminente pubblicazione della versione pakistana sui fatti di Mumbai, destabilizza il governo indiano. Da New Delhi giungono apprezzamenti per l’impegno del vicino-nemico, ma accuse per la scarsa incisività nella caccia ai militanti del Lashkar-e-Taiba.
Il Pakistan continua a respingere le accuse lanciate da New Delhi sul suo coinvolgimento negli attentati di Mumbai. Oggi, per la prima volta, alcuni rappresentanti del governo di Islamabad hanno dichiarato l’imminente pubblicazione di un’approfondita indagine interna. Sarebbe questa, secondo le autorità pakistane, la prova dell’infondatezza delle accuse provenienti dall’India. Tuttavia, Stati Uniti e Gran Bretagna condividono in parte la teoria di New Delhi.
Scontro a fuoco tra forze di sicurezza indiane e due presunti terroristi pakistani. E’ accaduto alla periferia di New Delhi alla vigilia della Festa della Repubblica. Nell’auto dei due uomini, rimasti uccisi, trovate armi ed esplosivo. Si teme fosse stato organizzato un attentato per il giorno della commemorazione. I dettagli su Indika.
A pochi mesi dalle elezioni generali, il premier uscente Manmohan Singh potrebbe cedere la guida del Congress Pary al giovane Rahul Gandhi. Colpa del peggioramento delle condizioni fisiche di Singh, che domani subirà un bypass coronarico in una clinica di New Delhi, cui seguiranno 3 settimane di degenza. Nel frattempo prosegue la campagna elettorale. Tra i temi centrali l’economia, l’emergenza terrorismo e le crescenti tensioni con il Pakistan.