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La Cina ha ospitato ieri un nuovo incontro tra i guerriglieri Kachin e il governo birmano. Sul tavolo un possibile accordo di pace per porre fine ai pesanti scontri che nelle ultime settimane stanno interessando il confine con la Cina, nella roccaforte Kachin a Laiza. Cina e Stati Uniti continuano a spingere per trovare un punto di incontro.
East 37 è in edicola. Torna il bimestrale di geopolitica, cultura e società sull’Est del Mondo. Tanti come al solito gli spunti per una lettura da non perdere. Ecco la presentazione curata dal direttore Vittorio Borelli, con un sunto dei contenuti.
Finalmente Aung San Suu Kyi è libera. L’attivista e politica birmana ha varcato il cancello della casa in cui era ai domiciliari ininterrotti da 7 anni. Ora riprende l’azione dell’opposizione che da decenni tenta di contrastare la giunta militare al governo, e fermare i crimini contro l’umanità commessi in Birmania.
Entro 5 anni la Birmania potrebbe avere la sua prima bomba nucleare. E’ l’allarme lanciato dal Sydney Morning Herald in un reportage uscito sabato scorso. Mancano ancora delle prove inconfutabili, ma i rilevamenti da satellite e la movimentazione di tecnologie dalla Corea del Nord lasciano pochi dubbi.
Sembra impossibile, ma nel 21esimo secolo ci sono ancora popolazioni che subiscono un regime di semi-schiavitù, fenomeno ribattezzato con l’appellativo di ‘lavoro forzato’ per lenire il peso di alcune coscienze. E’ il caso dei Chin, gruppo etnico di minoranza in Birmania, costretto da anni a subire la pesante pressione della giunta militare di Rangoon e del suo esercito. Proponiamo un’analisi sull’argomento.
I Chin sono un gruppo etnico di minoranza in Birmania, in gran parte cristiani battisti, costretti a fuggire dalla repressione armata del regime di Rangoon. Da quando nel 1988 è nato il gruppo indipendentista Chin National Front, la Giunta dei generali ha intensificato l’azione del Tatmadaw, il proprio braccio armato, nell’are montuosa del nord ovest, al confine con l’India, dove vivono si concentrano i Chin. In un recente dossier pubblicato da Hrw, emergono pesanti abusi e violazioni dei diritti umani nei loro confronti, tali da costringerli a fuggire oltre confine, in India, dove in molti casi continuano a subire soprusi e ingiustizie. L’analisi.
Rivolta e repressione Sono in molti in questi giorni a chiedersi come mai in Myanmar, una giunta militare violenta e corrotta possa continuare a perpetrare il proprio strapotere ai danni di una popolazione affamata, stremata e priva della minima libertà. Non si capisce perché il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite non intervenga attivamente, con […]