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Delhi è una città fatta di traffico, cavalcavia e SUV fermi in coda, dove l’iniezione di denaro non ha fatto sviluppare un capitalismo “sano”, ma ha consolidato una struttura sociale di tipo feudale, in cui manca completamente il senso della comunità. Dasgupta la associa più a Mosca, dove il capitalismo post-socialista ha favorito una classe di oligarchi, che non alle città americane, a cui teoricamente il nuovo modello economico si ispira.
Presentato al Trento Film Festival, edizione 2019, Kinnaur Himalaya, al confine tra ordine e caos ha lo scopo di proporre una visione d’insieme di questo distretto himalayano, visione necessaria per inquadrarlo nel proprio contesto culturale, ambientale e geopolitico. L’Himalaya appunto, un’enorme dorsale montuosa posta nel cuore dell’Asia. Luogo di confini e di contese. Territorio minacciato dal cambiamento climatico, dove inizia il corso dei grandi fiumi dai quali dipende la sopravvivenza di centinaia di milioni di persone, addensate nel continente più popolato al mondo…
*Il libro Kinnaur Himalaya, al confine tra ordine e caos è un’opera auto-prodotta, distribuita attraverso circuiti diretti, a partire da serate di presentazione del progetto. Per informazioni sulle date e le città in programma, o per acquistare una copia dell’opera, scrivere a info@indika.it
Nel libro “Dentro l’esodo. Migranti sulla via europea” (2017) l’autore propone una visione complessiva delle migrazioni del nostro tempo, attraverso tre punti di osservazione distinti:
– Conoscere le cause e le conseguenze politiche delle migrazioni;
– Ascoltare le testimonianze dirette di chi vive, da dentro, la via europea;
– Vedere attraverso più di 100 immagini, le dinamiche dell’esodo.
Per chiunque fosse interessato a questa pubblicazione può scrivere a info@indika.it
Buona lettura e buone feste! La redazione di indika.it
Da elemento fondamentale per soddisfare la divinità del tempio, la figura della devadasi, letteralmente “serva del dio”, ha assunto in tempi più recenti la valenza di prostituta. Daniela Bevilacqua s’interroga su questo aspetto affrontando il tema in un percorso storico di facile lettura.
Un’opera di riferimento per comprendere i cambiamenti religiosi avvenuti nei Balcani dopo il comunismo. Grazie al contributo di un team internazionale di ricercatori, vengono prese in esame le dinamiche che hanno portato all’attuale assetto religioso nei Balcani. Una lettura importante, impegnata e di spessore, pertanto raccomandata!
Indika desidera segnalare il libro INDIA – Complice il silenzio (Italic Pequod 2015), diario di viaggio in versi a firma di Luca Buonaguidi. Un’opera poetica che mescola versi a racconti di viaggio.
Un anno dopo il devastante terremoto che ha messo in ginocchio il Nepal, il documentario dell’alpinista italiano Mario Vielmo approda al Trento Film Festival. Si tratta di una testimonianza preziosa, con il duplice scopo di raccontare la tragedia nepalese e di raccogliere fondi per ricostruire una delle 6000 scuole distrutte dal sisma.
Sostenere la pubblicazione di un libro è possibile. Pubblichiamo oggi un post per provarci. Nel dettaglio si tratta di dare vita attraverso un crowdfunding al libro del giornalista Nico Piro, di TG3, autore di più reportage in Afghanistan. Afghanistan missione incompiuta 2001-2015 è il titolo dell’opera in attesa di arrivare in stampa. Nel post tutte le informazioni per sostenere Nico Piro e Lantana nella pubblicazione.
Se il « dio del caso » (Montale) vi portasse il prossimo 21 aprile per le vie di Firenze, Indika ha il piacere di segnalare la presentazione del romanzo “Libro della memoria e dell’erranza – 1. La tentazione del vuoto” (SE Studio Editoriale), opera straordinaria di Michele Baraldi, scrittore profondo e caro amico. Lavoro mirabile tra prosa e poesia, ringraziamo l’autore per aver voluto condividere con noi l’esperienza letteraria in una Parigi intimamente rivelata. Quella di Michele Baraldi è scrittura sensibile e intima, capace di profondità intellettuale ed emotiva. L’evento è organizzato dall’ Istituto Francese di Firenze e dalla Fondazione il Fiore.
Presentiamo oggi un’opera letteraria di grande spessore, che approfondisce anni di ricerche e indagini sul nazionalismo hindu condotte dall’antropologa e storica Angana Chatterji, docente di Antropologia Sociale e Culturale presso il California Institute of Integral Studies di San Fransisco. L’analaisi critica dell’autrice, delinea i tratti salienti del nazionalismo hindu di oggi, partendo dal modo in cui questo si concretizza all’interno della società: “un movimento assolutista, che si manifesta attraverso cultura, politica ed economia, religione e legge, classe e casta, genere, corpo, terra e memoria”.
Un libro per conoscere meglio … Le Vie del Mediterraneo continuano ad essere solcate da migranti diretti in Europa, alla ricerca di sicurezza, di salvezza, il che equivale allo status di rifugiato. Gran parte di questi disperati fuggono da città quasi rase al suolo, da assedi infiniti trascorsi tra le macerie, rinchiusi nel ventre di qualche rudere senza avere accesso ad acqua, cibo, medicinali e spesso senza poter seppellire i propri morti
Straordinaria opera di carattere storico-documentaristico. Dai camminamenti polverosi che collegavano preistorici insediamenti, dalle prime migrazioni periodiche degli antenati cacciatori fino al nastro d’asfalto della Karakorum Highway, trascorrono centocinquantamila anni. Anni di strade e di storie.
Nell’ottobre 1916, quando si imbarca a Genova alla volta dell’oriente, Hermann Keyserling ha 31 anni. Ha già scritto ponderosi trattati filosofici ed è gia noto nei salotti di Vienna e Parigi come un raffinato ed erudito aristocratico estone (era nato in Livonia da un’antica famiglia tedesca). Da perfetto dandy, Keyserling si imbarca convinto che “uno spirito radicato nel proprio sé” come il suo, “nel fare il giro del globo” non possa che ruotare “attorno al proprio asse”, e non abbandonare mai se stesso.
Nel lavoro che andiamo a presentare, denso di contenuti e originale nella sua prospettiva, l’autrice – Monica Guidolin – ci conduce alla riscoperta del culto misterioso dei thag, la famigerata setta indiana degli adoratori di Kali. Se da un lato osserveremo che il tema sia notorio, tanto che certamente in ognuno di noi il solo nome dei thug smuove più d’un ricordo, di un’immagine nella memoria, evocati da una certa letteratura e cinematografia, ebbene è altrettanto vero che secondo una prospettiva scientifica, o meglio storico/storiografica, le conoscenze sul tema raramente procedono oltre lo stereotipato cliché
Straordinario… La qualità investigativa del reportage di Mehta, l’abilità con cui persuade gangster e assassini a raccontare le loro storie, sono sorprendenti. È il miglior libro scritto finora su questa grande metropoli in rovina, e merita assolutamente di essere letto. Salman Rushdie
«Il mio è un libro di appunti appassionati a margine della vita come la si vive oggi in Russia» scrive la Politkovskaja. E tanto meno si pensi a una biografia del presidente: Putin resta infatti sullo sfondo, anzi dietro le quinte, per essere chiamato sul proscenio soltanto nel tagliente capitolo finale, dove viene ritratto come un modesto ex ufficiale del kgb divorato da ambizioni imperiali.
Un libro monumento, frutto di anni di reportage e inchieste al confine della Linea Durand, tra Pakistan e Afghanistan. Una guida indispensabile per conoscere e capire meglio la mentalità di una delle società più arcaiche del nostro tempo, i Talebani. Ahmed Rashid presenta con competenza gli ‘studenti’ seguaci dell’ormai defunto Mullah Omar.
Dopo la strage di «Charlie Hebdo» e i video delle esecuzioni di giornalisti occidentali, l’orrore dell’ISIS è entrato nelle nostre case, e la sua «guerra mediatica» ne ingigantisce il pericolo. Questa regia lo distingue da al-Qaeda, tanto che per Ballardini il modo in cui l’ISIS fa propaganda si può considerare l’11 settembre della comunicazione politica.
«Questo libro non vuole essere un saggio accademico né un’analisi politica dell’Iran contemporaneo. È un reportage, un insieme di tessere che aiuta a comprendere quel difficile mosaico rappresentato dalla Teheran di oggi. Nelle sue pagine si riflettono spicchi di realtà, frammenti di un mondo complesso e contraddittorio.»